Chiesa Maria SS. del Rosario
Agli inizi del 1774, durante la visita fatta a Partinico del Vescovo di Mazara Mons. Ugone Papè, gli ecclesiastici di Partinico, fra cui l'Abbate Cav. D. Rosario Oliveri dei Duchi d'Acquaviva, chiesero di potere costruire una Casa di esercizi spirituali, sull'esempio di quella esistente in Mazara.
Per la costruzione della Casa Santa, il 22 febbraio 1778 D. Domenico Messana comprò da Onofrio Anselmo, come risulta da un atto del notaio partinicese G. Signorino, due tumoli e due moggi di terreno, corrispondenti all'area oggi occupata dall'ex Ospedale Civico e dalla Chiesa di Maria SS. del Rosario.
I lavori ebbero inizio il 3 marzo 1778, o il 25 marzo come scrive Lo Grasso, sotto il patrocinio di D. Giuseppe Fedele del Castillo e Ferro, Marchese della Gran Montagna, che pose nelle fondamenta una moneta e la prima pietra, e furono terminati al rustico dopo due anni con una spesa di 542,8 onze.
Con un successivo contributo concesso dal Vescovo di Mazara e dei partinicesi Antonino Savarino e Giovanni Ajello, che vi costruirono a proprie spese rispettivamente il refettorio e la cappella, i lavori furono furono quindi ultimati nel 1789.
Di Giovanni Ajello, che ebbe il patronato sulla Chiesa ed il diritto di avervi gentilizia sepoltuta, è il bassorilievo con epitaffio collocato nella parete destra della chiesa.
La Cappella, dedicata alla Madonna del Paradiso come quella di Mazara, sorgeva nell'area già occupata dal Reparto Radiologia dell'ex Ospedale, lasciando alla sua destra un tratto di terra destinato a giardino.
Durante i moti rivoluzionari del 1848, dopo essere stata occupata dalle truppe borboniche, la Casa Santa fu devastata dal furore popolare.
Per riportarla allo stato originario furono necessari ben 9000 scudi, raccolti tra i fedeli, e così la casa fu restaurata per interessamento dell'Arciprete D. Leonardo Blanda.
Nel 1855, secondo la testimonianza di S. Marino, la Casa Santa era "un edifizio vasto e grottesco con lunghi corridoi a sistema cellulare, che sorse nel secolo XVIII a spese del popolo infervorato negli esercizi di S.Ignazio".
Nel 1866, in virtù della Legge sulle corporazioni religiose, la Casa Santa passò allo Stato e quindi devoluta al Comune che vi trasferì l'Ospedale, prima collocato nei locali dell'ex Pretura, in Piazza Verdi.
Quanto alla chiesa, questa venne ricostruita nell'area adibita a giardino e dedicata a Maria SS. del Rosario.
Sede parrocchiale dal 1935, dal 1936 ospita anche l'arcipretura di Valguarnera Ragali, la cui chiesa era ormai in rovina.
L'ampliamento della chiesa, cosi come oggi si vede, risale agli anni '50, reggente D. Andrea Soresi, e poi D. Domenico Arcuri.