Magazzino (Consorzio Agrario)
Questa costruzione, prospiciente sull'asse principale del paese, si distingue dall'anonima edilizia che la circonda anche per il fluido disegno della sua linea d'attico. Si trova sollevata dall'attuale sede stradale mediante un piano di carico, detto comunemente "banchina". Il prospetto, regolarmente impaginato, è caratterizzato da due simmetriche aperture poste ai lati del portale d'ingresso.
Una nicchia, sull'asse principale del portale, contenente una Madonna dipinta su lavagna, fa subito ritenere che l'edificio abbia avuto una destinazione religiosa o, quanto meno, che sia appartenuto ad un ordine religioso. Il prospetto conserva, assai deteriorato, l'originario rivestimento in intonaco chiaro.
Manca qualsiasi letteratura a proposito di tale edificio. Si suppone che sia nato per essere adibito al culto religioso, e che sia appartenuto all'Ordine dei Gesuiti, proprietari nel XVII-XVIII secolo di vasti feudi nella contrada Parrini. Chiaramente i rapporti ambientali sono oggi alterati dalle recenti costruzioni che ne opprimono, con la loro volumetria, l'originario aspetto.